Piuttosto che dare per scontate tutte le regole sociali, tutti i tabù che esse imprimono, tutti i costumi, e tutti i modi di fare; piuttosto che stupirsi e amareggiarsi quando una persona non li capisce, e adeguarsi ad essi automaticamente facendo sprofondare nel subconscio l’idea che essi siano giusti a priori.Bisognerebbe ripensarli e riadattarli costantemente, facendo cadere quelli desueti e accettandone di nuovi ad ogni istante.
Il volere non è l’essere.
Il cesto delle parole di troppo è sempre pieno.
È nel difetto che sta la vera bellezza.
Il silenzio dei più buoni è più potente delle urla e delle offese dei più cattivi.
Quanto è diversa la semplicità di chi più sa da quella di chi non sa!
Se un giorno al segnale proveniente da un angolo remoto della terra, dovessimo toglierci tutti la maschera che portiamo, ci stupiremmo di vedere la nostra stessa fragilità su un altro volto. Solo allora non indosseremo più quella maschera, liberi di essere noi stessi e di vivere una splendida utopia.