Davide Trezzi – Comportamento
Parlate male, ma continuate ancora a parlare di me.
Parlate male, ma continuate ancora a parlare di me.
Se costruisci un muro tutto intorno a tesarai ancora più debole e vulnerabile,perché quel muro…
Rido spesso di me stesso mi compiaccio e mi riprendogioco ancora a guardie e ladrimi rincorro e poi mi arrendoSono sempre più attirato dalle stradein odore d’angolinochiudo gli occhi conto a trentapoi mi giroe ritrovo nascondinoRido spesso di me stessoma non posso farci nienteogni tanto mi ritrovo un po’bambino.
Tutti lì a puntare il dito. Tutti lì a giudicare la vita altrui. Sì, è vero, ci sono persone che nuotano contro corrente, e con questo? Non c’è motivo per giudicarle. Non si può giudicare se conosci solo la metà della sua medaglia. Non siamo tutti uguali e non tutti muoviamo passi come li muove la massa. Dico io, invece di giudicare, perché non apprezzarli? Perché non apprezzare la loro forza e il loro coraggio. Si può davvero giudicare una persona perché la si vede diversa o forse migliore? Penso proprio di no.
Molte volte coloro che giudicano continuamente gli altri lo fanno perché conducono una quotidianità insipida e priva di scopi da non costituire interesse per nessuno, nemmeno per se stessi. È molto più facile criticare le azioni altrui che prendersi la responsabilità della propria esistenza e viverla in modo completo, anche se poi, alla fine dei conti, queste persone, voltandosi indietro, si ritrovano ad ascoltare l’eco assordante dei rimpianti che rimbalzano nel vuoto della propria vita.
Il perdono è il dono più grande che si fa a se stessi.
Posso misurare il moto dei corpi, non l’umana follia.