Davide Trezzi – Comportamento
Siamo bravissimi ad ottenere tutto, tranne quello che ci interessa veramente.
Siamo bravissimi ad ottenere tutto, tranne quello che ci interessa veramente.
Non lasciare che qualcuno si prenda gioco di te, gioca anche tu e vinci.
Mi accusano spesso di essere silenziosa, di non esternare i miei stati d’animo e i miei pensieri. La verità è che non trovo nessuno degno di accogliere ciò che di più prezioso ho. Quello che provo è racchiuso nell’anima ed è necessario trovarsi di fronte a qualcuno che sia in grado di ascoltare attentamente, anche restando in silenzio.
Ci sono gesti talmente semplici che non vengono compresi.
Quando un branco di lupi non riesce a trovare più prede, a far bottino, ad azzannare e nutrirsi, quando un branco di lupi perde il proprio territorio di caccia, le tane, la forza, reagisce massacrando il più debole del branco. Si nutre della propria carne. Gli uomini-lupi fanno allo stesso modo, sacrificano chi gli è vicino per sentirsi forti. E scelgono il più debole. Così recuperano controllo e potere. Ma tra gli uomini accade che proprio il sacrificio del più debole risvegli chi se ne stava in disparte, indifferente o impaurito. Il suo sangue nutre loro più dei lupi che lo hanno divorato. Il 15 settembre un branco di lupi affamati si aggira per Brancaccio senz’altra meta che la fame.
Molte persone credono che “Non perdonare” sia portare, covare e provare rancore e odio verso qualcuno. Non credo che sia così. Personalmente… Ho ricevuto male, come molti di voi. Ho affrontato e anche perdonato in alcuni casi dove ho visto un sincero pentimento e l’ammissione sincera di aver commesso un errore. Ma non so perdonare laddove vedo che si sorride di fronte al male inflitto, dove volutamente se ne continua a fare… Questo mio “Non perdono” non è odiare quelle persone, ma semplicemente scegliere di “Ricordare” chi sono, cosa hanno fatto, il modo che hanno scelto di vivere e di lasciarle alla loro strada. Per come sono fatta io si perdona si, ma non tutto. Il perdono divino non spetta a me; e fin quando sono viva e padrona di me stessa decido io a chi donare il mio perdono e chi lasciar andare.
Detesto regalare il mio tempo a chi si permette di perderlo.