Debora Mondella – Stati d’Animo
Serve la giusta distanza per riuscire a capirsi. In quella cerniera che sono le storie. Che quando è rotta puoi illuderla solo per un po’ che continuerà a stare su.
Serve la giusta distanza per riuscire a capirsi. In quella cerniera che sono le storie. Che quando è rotta puoi illuderla solo per un po’ che continuerà a stare su.
Ci sono notti che non dormo e provo a pensare a quel che di giorno tace, a quello che non riesco a capire e che nel buio fa rumore.
E vero che dobbiamo fare ciò che il cuore ci dice e anche quello che sentiamo, ma è anche vero che dobbiamo essere l’ottanta per cento di pura ragione.
Vorrei dire “sorrido perché finalmente sono felice”. Ma non e cosi.
È debilitante l’enorme escursione termica che c’è tra la vita che ho dentro e il mondo là fuori.
Ci sono esseri a cui siamo legati dall’amore e dall’odio e di cui pediniamo segretamente il destino, anche se non li vediamo mai.
Mi hanno chiesto: “perdonami”. Ma alcuni gesti a mio avviso non sono perdonabili. Quei gesti fatti senza riflettere, magari ripetuti fino a sfondarti il cuore. Quei gesti fatti solo perché in quel momento faceva comodo così. Io non sono il “momento di comodo” di nessuno.
Ci sono notti che non dormo e provo a pensare a quel che di giorno tace, a quello che non riesco a capire e che nel buio fa rumore.
E vero che dobbiamo fare ciò che il cuore ci dice e anche quello che sentiamo, ma è anche vero che dobbiamo essere l’ottanta per cento di pura ragione.
Vorrei dire “sorrido perché finalmente sono felice”. Ma non e cosi.
È debilitante l’enorme escursione termica che c’è tra la vita che ho dentro e il mondo là fuori.
Ci sono esseri a cui siamo legati dall’amore e dall’odio e di cui pediniamo segretamente il destino, anche se non li vediamo mai.
Mi hanno chiesto: “perdonami”. Ma alcuni gesti a mio avviso non sono perdonabili. Quei gesti fatti senza riflettere, magari ripetuti fino a sfondarti il cuore. Quei gesti fatti solo perché in quel momento faceva comodo così. Io non sono il “momento di comodo” di nessuno.
Ci sono notti che non dormo e provo a pensare a quel che di giorno tace, a quello che non riesco a capire e che nel buio fa rumore.
E vero che dobbiamo fare ciò che il cuore ci dice e anche quello che sentiamo, ma è anche vero che dobbiamo essere l’ottanta per cento di pura ragione.
Vorrei dire “sorrido perché finalmente sono felice”. Ma non e cosi.
È debilitante l’enorme escursione termica che c’è tra la vita che ho dentro e il mondo là fuori.
Ci sono esseri a cui siamo legati dall’amore e dall’odio e di cui pediniamo segretamente il destino, anche se non li vediamo mai.
Mi hanno chiesto: “perdonami”. Ma alcuni gesti a mio avviso non sono perdonabili. Quei gesti fatti senza riflettere, magari ripetuti fino a sfondarti il cuore. Quei gesti fatti solo perché in quel momento faceva comodo così. Io non sono il “momento di comodo” di nessuno.