Denise Mingardi – Anima
Sola, rimasi a contemplare… m’inginocchiai e con le labbra accarezzai il vento gelido.
Sola, rimasi a contemplare… m’inginocchiai e con le labbra accarezzai il vento gelido.
L’anima deve scegliersi le fogne adatte per liberarsi dei propri escrementi. Questa funzione viene assolta da persone, conoscenti, professioni, la madre patria, il mondo, o infine, per i veri arroganti (intendo i nostri moderni pessimisti), dal Buon Dio.
Nemmeno lo scorrere del tempo lenisce le invisibili cicatrici dell’anima, tornano a galla dai fondali…
L’anno è indaffarato a svolgere i suoi ultimi compiti e tra poco lascerà il posto…
Le ferite del cuore guariscono, ma le cicatrici dell’anima rimangono.
Il tempo incide sul volto la bellezza dell’anima.
Chi erige troppi muri attorno a sé per proteggersi dal dolore, quanto prima si ritrova con l’anima imprigionata. Nulla è più terribile di una prigione con muri creati da noi stessi.