Lailly Daolio – Destino
Ho smesso di andare a cercare, ora preferisco la spontaneità del destino e il fascino delle coincidenze.
Ho smesso di andare a cercare, ora preferisco la spontaneità del destino e il fascino delle coincidenze.
Quello che ti abbatte oggi ti fortifica domani.
Ci sono incontri nella vita che noi comunemente chiamiamo coincidenze, senza sapere che questi sono desideri che appartengono al nostro destino.
Oggi il domani è come guardare il cielo è non trovarci le stelle.
Alcune prove della vita ci sconvolgono, positivamente; lasciano in noi una dote caratteriale, istintiva, quasi meccanica; esperienza che si traduce nel corso dell’esistenza in una sorta di pellicola protettiva capace di proteggerci dalle continue intemperie del destino!
Il tempo è una risorsa evolutiva, relativamente soggettiva ed illimitatamente esauribile.
Il destino è solo il mazziere che serve le carte. Sta a noi giocatori avere la capacità e sopratutto l’intuizione di “calare” al momento opportuno la mano vincente.
Il destino non è già scritto dalla nascita, lo decidiamo noi.Quindi non rimpiangere una scelta fatta usando come consolazione “se è andata così sarà il destino” perché non è il destino che ha scelto, sei tu.
Che enigma la vita. Guardiamo al passato rimpiangendolo, sogniamo il futuro fantasticando e nel frattempo non apprezziamo ciò che abbiamo. Così, senza accorgercene, mentre la vita scorre e la fantasia si rincorre, perdiamo ciò che conta davvero: il presente.
Rassegnarsi alla condizione, che la vita ci impone e come abbandonarsi al dolore inflitto dalle lame di una vergine di Norimberga immaginaria, che ci costringe ad accettare passivamente il destino.
E poi cammineremo insieme, mano nella mano perché in fondo è come se fossimo due bambini che osservano la meraviglia che unisce le loro vite e che procedono nel mondo, aiutandosi, se uno dei due inciampa e cade.
Chiamo “Destino” quel qualcosa che accade solo se deve accadere, quel qualcosa che sarà solo se deve essere. Io invece credo che, anche se in parte, questo signor “Destino” esiste e sono pienamente convinta che troppo spesso ci fermiamo ad aspettarlo, ci fermiamo senza lottare dicendo: “Evidentemente, non è destino”! Prima di abbandonarci alla rassegnazione, prima di dire “Doveva andar così”! proviamo a restare in piedi, a lottare provando a stimolare una reazione, un cambiamento in questo “Destino” fin troppo spesso cieco e ingiusto!
Nessuno può dirci quanto il cammino del passato possa intaccare quello del presente. E quanto il grido del futuro possa influenzare il bagaglio del passato e il respiro del presente.
La verità delle verità è un enigma indecifrabile e privo di sbocchi che, oltre a fotterci il cervello, ci rende anche dei robot teleguidati da ciò che chiamiamo destino.
La mancanza di voglia di fare, nasconde la fiducia nel fare, o la paura delle conseguenze del fare.
Non credo nel destino.Credo in ciò che le mie mani hanno toccato,credo in ciò che le mie mani hanno costruito,credo in ciò che le mie mani hanno distrutto.Ecco in cosa credo.
Come va? Beh, come al solito. Una vita destinata all’entropia e quindi irrimediabilmente alla morte!