Diego Banterle – Destino
Come fai apprezzare qualcosa che non conosci?Non lo so.Non ne ho ideaeppure capiscitu non sei come lorotu elaboriquesta è la parola…tu elaboridolce notteluna infame.
Come fai apprezzare qualcosa che non conosci?Non lo so.Non ne ho ideaeppure capiscitu non sei come lorotu elaboriquesta è la parola…tu elaboridolce notteluna infame.
Amerò questa vita totalmente, solo quando nel mio cammino incontrerò te, il mio compimento.
A volte accade. E basta. Senza un se, senza un ma.
Non puoi spezzare un albero cresciuto nella tempesta. Troppo forti sono le sue radici per essere divelte. Meglio, o Destino, che ti accanisca contro quegli alberi di città, elegantemente vestiti ma vuoti dentro.
La vita ti trascina esattamente dove vuole. E in quel punto, come se avessi un appuntamento con la consapevolezza, tutto si fa chiaro.
E non riesco più a tremare sotto queste lenzuola di polvere, dove anche il buio plagia il silenzio con l’accattivante attenzione di un avvenire in superficie. E non guardo più gli stessi giorni, non ascolto più le solite ore passare, ma nonostante tutto so ancora guardare avanti e lontano, pur restando immobile, eretta controvento sotto un cielo senza luce.
Il mio vivere mi ha destinata ad incrociare il destino di persone a cui sono servita da zerbino, calpestata e usata per pulire le loro scarpe infangate. Nonostante ciò io mi sento pulita.