Dino Segre Pitigrilli – Medicina e salute
La medicina è l’arte di accompagnare con parole greche all’estrema dimora.
La medicina è l’arte di accompagnare con parole greche all’estrema dimora.
L’ultima volta che sono andato dal dottore mi ha dato tante medicine che, una volta guarito, sono stato male per un mese intero.
La vita a scadenzaUna diagnosi che diventa un verdetto implacabilee la vita a scadenza che non è concepibile.Quanto amore riusciremo a darti?Quanto amore potrà colmarti?Quanta sofferenza possiamo risparmiarti?E Tu, Dio di tutti dove sei?
Dal giuramento di Ippocrate ai giorni nostri.Causa: la medicina; cura attraverso la quale alleviare i dolori e le malattie dell’uomo.Effetto: salute; benessere psicofisico derivante dall’effetto della medicina per mezzo del medico.Il punto è: cos’è diventata oggi la medicina e la salute; un mezzo o un fine!?Nessuno dei due; poiché, per natura, la logica del profitto e delle lobby, prima o poi, sovrasta anche il più nobile degli animi umani. Non tutti, certo, resta il fatto che non esiste medicina che generi salute se colui che ha facoltà di amministrarla è assoggettato alla grande fragilità dell’uomo: il perseguimento del materialismo e dell’arricchimento materiale che sovverte, per natura, il lavoro di colui che dovrebbe garantirci “medicina e salute” : il medico.Esistono ancora animi nobili e spiriti volti al servizio di codesta professione ed a loro va il più caldo incoraggiamento affinché si rendano testimoni e portatori sani, per i posteri e per i presenti, di come, pur, “smaterializzando la materia, gli animi, la vita, per mezzo del materialismo e del consumismo che ci sta consumando”, si concretizzi la responsabilità oggettiva verso l’umanità che la fine del progresso è vicina; il regresso avanza!
Meglio ci guarisce il medico che ci fa vedere anche la sua piaga.
Le parole hanno un immenso potere. Ci sono parole troppo dure e violente, troppo inumane, che i medici, non tutti per fortuna, rivolgono al malato. E ci sono parole in grado di aiutare l’altro.
Della coscienzaMedico, davanti a te un pluriomicida, un assassino di infanti, un sadico maniaco che ha spezzato e violato all’infinito l’intimità di giovani fanciulle assetate di vita.Una di queste era tua figlia.Ferito a morte. In strada. Nel buio.Tu solo puoi salvarlo.Faccia a faccia. Ti guarda con occhi carichi di paura.Nessuno ti vede. Nessuno sa chi sei.Che ne sarà, allora, in quel momento, del giuramento? Presterai fede alle parole di Ippocrate?A te la scelta.