Domenica Borghese – Felicità
Vuoi un po’ della mia felicità? Non l’ho comprata e non è in vendita.
Vuoi un po’ della mia felicità? Non l’ho comprata e non è in vendita.
Sai un giorno sarai felice e ti guarderai indietro. Quasi non ci crederai nel renderti conto che milioni di cose che pensavi fossero insuperabili adesso ti fanno sorridere. È si, sei riuscita ad andare avanti, con grande dignità hai lottato, hai pianto quasi orgogliosa delle lacrime. Hai varcato porte, abbattuto muri e risanato ferite, ed eccoti la adesso a guardare tutto questo dietro te con uno splendido sorriso.
Da bambina leggevo le favole ma non ci credevo; ora che sono adulta non le leggo più, ma di gente che racconta favole e ci crede ne conosco troppa.Non esiste il dire: “c’era una volta”.È giusto dire: “c’è questo presente”.Non esiste il dire: “e vissero tutti felici e contenti”.È giusto dire: “Viviamoci finché ci siamo, oltre ogni difficoltà”.
La felicità di ciascuno è costruita sull’infelicità di un altro.
Sai perché felicità fa rima con semplicità? Perché la vera felicità la trovi nelle piccole cose di ogni giorno, che solo un cuore semplice e puro riesce a percepire.
Cogliamo la felicità in ogni sorriso che ci viene donato, in ogni sguardo che ci accarezza il cuore, in ogni abbraccio che ci avvolge anima e corpo, in ogni carezza che ci sfiora e ci fa battere il cuore.
Per distruggere qualsiasi cosa, basta anche una sola parola sbagliata, detta con tono sbagliato, nel momento sbagliato; io aspetto quella parola, quel tono e quel momento per rompere definitivamente con un po’ di gente, perché ormai, con me, non possono più fingere di essere ciò che sembrano se in verità sono altro.