Domenica Borghese – Libri
Ormai scrivo solamente per far sentire meno solo il silenzio.
Ormai scrivo solamente per far sentire meno solo il silenzio.
Quando il nervosismo scorre impetuoso dentro di me, scelgo di restare chiusa nella mia stanza, almeno evito di trattare male gli altri che non meritano di subire il mio malessere. È questo che mi ha resa forte, affrontare e superare tutto da sola.
Ogni giorno ha la sua pena. Quanto basta per arrivare a sera.
Verme Grigio era rimasto Verme Grigio. Quando lei gli avevamo domandato il perché, la sua risposta era stata: “è un nome fortunato. Il nome con cui questo soldato è nato era un nome maledetto. Era il nome che questo soldato portava quando è stato preso come schiavo. Mentre Verme Grigio è il nome che questo soldato ricevette il giorno in cui Danaerys, Nata dalla tempesta, gli ridiede la libertà”
“Non devi pensare che io sia infelice: non lo sarò mai più.” Mi lasciò secco, quella frase. Aveva la faccia di uno che non scherzava, quando la disse. Uno che sapeva benissimo dove stava andando. E che ci sarebbe arrivato. Era come quando si sedeva al pianoforte e attaccava a suonare, non c’erano dubbi nelle sue mani, e i tasti sembravano aspettare quelle note da sempre, sembravano finiti lì per loro, e solo per loro. Sembrava che inventasse lì per lì: ma da qualche parte, nella sua testa, quelle note erano scritte da sempre.Adesso so che quel giorno Novecento aveva deciso di sedersi davanti ai tasti bianchi e neri della sua vita e di iniziare a suonare una musica assurda e geniale, complicata ma bella, la più grande di tutte. E che su quella musica avrebbe ballato quel che rimaneva dei suoi anni. E che mai più sarebbe stato infelice.
Considerando l’enorme quantità di libri già esistenti, il non leggere è un’autodifesa pienamente legittima.
Studiare alla noia materie incomprensibili ti costringe a capirle.