Domenica Borghese – Stati d’Animo
Sono un vulcano addormentato, non svegliatemi.
Sono un vulcano addormentato, non svegliatemi.
Cristo, pensò, la gente ha intestini, bocche, polmoni, orecchie, ombelichi, organi sessuali, e capelli, pori, lingue, a volte denti, e tutte le altre parti unghie, ciglia, dita dei piedi, ginocchia, pance. C’era qualcosa di estenuante in tutto questo. Perché nessuno se ne lamentava?
Perché la ferita più grande per un cuore innamorato è assistere con furiosamente serena rassegnazione alla prova evidente che la sua felicità ha un nome diverso dal tuo… un nome che sa tanto di bugia.
Anche quando ho delle nubi minacciose nella testa, c’è un sole immenso che splende nel mio cuore.
È straordinaria l’esperienza della vita, ed è bello poter dire che non sono mai uguale a ieri perché ho preferito essere che avere, scegliendo il giusto e mai il conveniente. Non mi importa di chi è falso, di chi finge amicizia o amore, tanto l’ipocrisia è una maschera trasparente, mi curo di essere vera io nei confronti degli altri.
Chiunque può arrendersi, è la cosa più semplice del mondo. Ma resistere quando tutti gli altri si aspettano di vederti cadere a pezzi, questa è la vera forza.
Avremmo tutti bisogno di un pezzetto di mare dietro l’angolo dove potersi rifugiare nei pensieri, con qualche raggio di sole a scalfir le onde, a illuminar la mente e a scaldar il cuore.