Domenica Borghese – Successo
Scrivo emozioni, pezzi di vita, parti di me. Non sono parole di successo né da palcoscenico; sono solo parole condivise con la solitudine.
Scrivo emozioni, pezzi di vita, parti di me. Non sono parole di successo né da palcoscenico; sono solo parole condivise con la solitudine.
Non è il potere che ci rende grandi, ma la debolezza.
Ma che senso ha la competizione, quel voler essere primi su tutti nascondendo le proprie sconfitte? Vince chi supera se stesso, lasciando cadere i difetti dell’io; i mali dell’anima si spingono a vicenda, si passano la staffetta facendo lo sgambetto sul percorso della conversione al volersi migliorare. Meglio una vittoria all’ultimo posto da onesti, che il primo posto sul podio da disonesti.
Tra lacrime, preghiere, notti in bianco e giorni che sono sembrati più neri del buio a causa di eventi di vita e di persone che professano l’egolatria, oggi posso dire di essere soddisfatta di me stessa, perché ho imparato a non essere come chi del male ha fatto la propria missione di vita, e sono andata avanti credendo in quello che ho sempre desiderato fare come professione. Oggi siamo in pochi, ma onesti, che collaboriamo e possiamo dirci grazie! Il mio grazie speciale è sempre diretto al Cielo, perché solamente su delle vie straordinarie potevo incontrare persone straordinarie con cui collaborare per lavorare. Parole e musica diventano canzoni quando nascono dal puro amore per quest’arte; un vero e proprio dono.
Così è la vita: ci sono i conosciuti e gli sconosciuti. I conosciuti ci tengono a farsi riconoscere, gli sconosciuti vorrebbero rimanere tali, e a tutti e due va male.
Le occasioni della vita non vanno mai sprecate: sarebbe un “peccato”.
Per costruire qualcosa di duraturo e importante bisogna saper rimanere in equilibrio sul filo della vita. Ma un giorno, in un istante, avrò recuperato tutto il tempo che ho camminato per raggiungere ed aprire la porta ai sogni.