Domenica Borghese – Vita
La stasi è catartica; l’eterno mi cuce addosso qualche pince per modellarmi su misura la vita.
La stasi è catartica; l’eterno mi cuce addosso qualche pince per modellarmi su misura la vita.
Il nulla e il tutto si incontrano, si fondono e partoriscono la vita.
Di me lascerò la mia penna, gli occhiali e un quaderno. Non aspettatevi di più da un cantastorie.
Ci sono quelli che usano sempre gli stessi vestiti, ci sono quelli che portano gli amuleti, quelli che implorano guardando il cielo, quelli che credono nelle superstizioni, quelli che continuano a giocare quando finisce il gioco e ci sono quelli che continuano a correre quando tremano le gambe, quelli che continuano a lottare quando tutto sembra perduto come se ogni volta fosse l’ultima, convinti che la vita sia una sfida, soffrono ma non si lamentano perché sanno che il dolore passa, il sudore si asciuga, la stanchezza finisce, ma c’è una cosa che non finirà mai… la soddisfazione di esserci riusciti… nei loro corpi c’è la stessa quantità di muscoli, nelle loro vene scorre lo stesso sangue, ciò che li rende diversi è il loro spirito, la determinazione di raggiungere la cima, una cima alla quale non ci si arriva superando gli altri, ma superando se stessi.
Se credi fortemente in quello che stai facendo, nonostante tutto e tutti, vai avanti. Forse non otterrai ciò che speri domani; probabilmente nemmeno dopodomani. Tu insisti. Nel momento in cui dovessi raccogliere i frutti delle fatiche, potrai dire: “Ce l’ho fatta, nonostante tutto. E tutti.”
Se giudichiamo impossibile il possibile, possediamo tanta paura e poca volontà, perché è la volontà che ci fa osare quando la paura ci trattiene.
Se la “tagliata di faccia” arriva dall’esterno e certe situazioni si strappano, non posso davvero farci nulla. Guardo e passo oltre.