Domenico Esposito Mito – Libri
Entrate nelle biblioteche ogni tanto, i libri non vi mangiano: siamo noi che mangiamo i libri.
Entrate nelle biblioteche ogni tanto, i libri non vi mangiano: siamo noi che mangiamo i libri.
Soldato, lascia che ti accarezzi il viso e baci le tue labbra, lasciami urlare attraverso i mari e sussurrare attraverso i prati ghiacciati della Russia quello che sento per te… Luga, Ladoga, Leningrado, Lazarevo… Alexander, un tempo ora mi hai portata, e ora io porto te. Nella mia eternità, ora io porto te.Attraverso la Finlandia, attraverso la Svezia, fino in America con le mani tese, mi ergerò e mi farò avanti, destriero nero che galoppa senza cavaliere nella notte. Il tuo cuore, il tuo fucile, mi conforteranno, saranno la mia culla, la mia tomba.Lazarevo stilla il tuo essere nel mio cuore, goccia d’alba al chiaro di luna, goccia del fiume Kama. Quando mi cerchi, cercami là, perché là sarò tutti i giorni della mia vita.
Collodi è un’assenza che più presenza non si può, è come dire che la Bibbia è tratto dall’omonimo romanzo di Dio. Tutti al mondo sanno che Pinocchio è di Collodi.
Ginsberg dice che non comprendo la “società”, solo la “solitudine dove tutto è duro, triste e senza speranza”.
Sono convinta che, quando cerchiamo l’amore con coraggio, esso si rivela e noi finiamo con l’attirare altro amore. Se qualcuno ci desidera, ci desiderano tutti. Se invece siamo soli, ci isoliamo sempre di più. La vita è strana.
Ci sono assassini che non scrivono. Non sono poeti, né autori di romanzi, racconti, saggi o aforismi. Credono di non scrivere. Credono. Traditi dalle impronte digitali, sono costretti a ricredersi.
La devi capire, è una ragazzina e le manchi. E tu sai, o forse non sai, quanto cavolo le davi, cos’eri per lei, quanto la facevi ridere, quanto la facevi felice.E noi possiamo dircelo. Quanto l’amavi…