Dominga Pandolfo – Stati d’Animo
Penso che sempre dobbiamo mantenerci nel giusto mezzo, i pensieri malsani e distruttivi non portano a nessuna strada e gli estremi nemmeno.
Penso che sempre dobbiamo mantenerci nel giusto mezzo, i pensieri malsani e distruttivi non portano a nessuna strada e gli estremi nemmeno.
Se un giorno diranno di me che ho dato di testa facendo un macello, ricomponete i miei scritti, capirete che in fondo in fondo non avevo torto.
A parlare coi fantasmi si rischia di impazzire, ma se aspetti pure che ti rispondano, sei già completamente fuori.
Ora più che mai rimpiango il tempo in cui credevo bastasse tenere una lucina accesa per tenere il male fuori dal mio mondo, in cui osservavo un cielo nuvoloso e cercavo forme improbabili tra le nubi anziché imprecare per il sole coperto, quando saltavo gioiosamente in una pozzanghera anziché scansarla stizzito, in cui parlare con animali ed oggetti era un vanto, non una vergogna, un pallone arancione, un gesso ed una strada impolverata di periferia erano sufficienti a donarmi frammenti di felicità, ogni passo era un’avventura, un ginocchio sbucciato una sconfitta, la carezza di mia madre una certezza. La verità è che il tempo fugge via e non ha davvero tempo per chi perde tempo.
Io non sono una di quelle donne che ama “apparire”, io scelgo sempre e comunque di “essere” ciò che sono.
Una persona che non usa il cuore non saprà mai cosa vuol dire avere il cuore a pezzi, basta poco per deludere noi persone sensibili, così come basta una parola gentile per farci sorridere. A differenza di loro noi usiamo il cuore, mentre loro la bocca.
Sapete che c’è? Che vorrei per una volta lo stesso trattamento che do. Ho quella sensibilità di capire quando una persona ha bisogno di una mano, senza che dica o voglia dire qualcosa. Ecco, io non sono una che chiede, mai. Ma ci fosse una volta anche per me che, senza dir nulla, mi vedo porgere una mano a caso.