Don Luigi Ciotti – Sogno
Il mio consenso: Che i nostri sogni diventino responsabilità.
Il mio consenso: Che i nostri sogni diventino responsabilità.
Spuma di luna, lambisce i sogni al chiaror delle stelle.
Io quali siano i miei sogni lo so, cosa cerco lo so, Io so di cosa ho bisogno e so cosa merito. Non mi accontenterò, l’ho promesso a me stessa che non mi sarei accontentata più. Ora voglio essere felice!
Continuo a sognare persone che non ci sono più o che se ci sono è come se non ci fossero. Continuo a sognare luoghi che non esistono più o che se ci sono, sono cambiati del tutto. Continuo a sognare una vita che non esiste più. Che bel cazzo di risveglio.
Chi vive di ragione, la notte, racimola pensieri. Chi vive di emozioni, la notte, raccoglie sogni.
La notte è imprevedibile, imperscrutabile, ci accingiamo a distenderci sul letto, attimi ricchi di pensieri di ricordi, di ansie per il domani. Poi il corpo si addormenta, ma una parte di noi no, viaggia nell’ignoto a scoprire mondi incomprensibili, sogni inconcepibili, spesso in uno di questi sogni io non vorrei mai svegliarmi, in quella dimensione mai provata nel reale io vorrei viverci sempre!
Niente è più reale di un sogno da realizzare.