Don Pierantonio Bellina – Ricchezza & Povertà
Il povero anche quando grida di disperazione, è antipatico.
Il povero anche quando grida di disperazione, è antipatico.
Nel giardino dei ricchi la miseria è considerata come un’erbaccia da estirpare perché infestante.
Ci sono persone che vivono in condizioni disumane, lasciate nel loro dolore fisico e morale, umiliate ancor di più dall’indifferenza di chi potrebbe fare qualcosa, ma è intento a immergersi nel proprio egoismo.
Il giovane ricco ha cento distrazioni brillanti e grossolane, corse di cavalli, caccia, tabacco, gioco, buoni pranzi e tutto il resto; occupazioni della parte bassa dell’anima a danno della parte alta e delicata. Il giovane povero stenta a procacciarsi il pane; mangia, e quando ha mangiato non ha più che la meditazione.
Sarò zingaro nelle vesti, ma sono principe nel castello del mio cuore.
Non ho bisogno di denaro. Solo chi paga i conti ne ha bisogno. Io i miei non li saldo mai.
Tutto quello che ho è la mia ricchezza del mio cuore. Tu cos’hai?