Donatella Fantauzzi – Stati d’Animo
Questa notte insonne, con gli occhi che vagano nel buio, mi fa pensare a quando i miei occhi non riusciranno più a vedere la luce.
Questa notte insonne, con gli occhi che vagano nel buio, mi fa pensare a quando i miei occhi non riusciranno più a vedere la luce.
La mia assenza sarà una punizione per chi, quando poteva, non ha saputo dare valore alla mia presenza.
Chi pensa di morire con la coscienza pulita è solamente un dannato ipocrita.
Questo mio bisogno, essenza della miseria, che mi fa afferrare tutto per negare l’inconsistenza del niente, mi lascia disordinata di inutilità che non somiglia, neppure lontanamente, all’essenza del mio desiderare di cui sono scarna e priva. Mille presenze moriture non mi fanno un’unica vita, né addosso, né dentro e mi copro, sopra e di lato, di suppletivi insensati, racimolando sensazioni in luogo d’emozioni.
Poter dire a qualcuno “a domani” e “a presto” è la cosa più bella che si possa dire ad una persona che vive in attesa.
La razionalità è una questione noiosa.
La poesia di uno sguardo sta in quante volte gli occhi si incontrano e si abbassano, timidi, scorgendo uno spiraglio di luce quando non sopporti più nulla.