Edit Benet – Stati d’Animo
Un vento dispettoso e impertinente scompiglia l’ordine distratto e casuale dei pensieri. Mulinelli di spensierate foglie percorrono improbabili sentieri d’autunno.
Un vento dispettoso e impertinente scompiglia l’ordine distratto e casuale dei pensieri. Mulinelli di spensierate foglie percorrono improbabili sentieri d’autunno.
Non era cosi ho visto una persona vera innamorata o forse tutto quello che faceva lo faceva con amore adesso vedo un fregarsene e tanta indifferenza.
Osservo, cerco, qualcosa riesco anche a capire. Ma è sempre molto di più ciò che mi sfugge.
Dall’alto si ha una visione diversa. Mi sono “perso” oggi sulle montagne più alte di questo nostro paesello un po cosi. Storie che si intrecciano formando un groviglio di nodi, che non verranno al pettine. Mi piace ogni tanto essere io quello che guarda dall’alto, mi da un senso di onnipotenza e di pace, quella pace che altri non troveranno mai, ci vuole cuore aperto e mente priva di gabbie, per poter evadere dalla insipida conduzione di vita mala. Perennemente insoddisfatta, senza stimoli e senza emozioni, anche questo può essere un senso di vita al limite dei confini mentali.
Non voglio essere capita, voglio essere amata per quella che sono e nessuno mai potrà impedirmi di sognare ciò che desidero con tutta me stessa!
Non so esprimere questa solitudine. So solo che non è difficile sentirsi soli e so che anche nella folla si può esser soli. Sono sulla spiaggia, steso sul mio telo mare azzurro e guardo solo l’orizzonte. Gridano vicino a me, parlano, dicono, giocano anche. Solo. Solo perché non sempre è facile raccontarsi. Vorrei manifestare tanti pensieri, tante riflessioni ma il sole è troppo caldo e il mare è troppo bello per destare ascolto. Un minuto. Uno solo.
Un giorno ti verrà voglia di parlare con me, di dirmi tutto quello che non hai voluto dirmi mai, di raccontarmi di te, dopo avertelo tanto chiesto tu sarai pronto a raccontarti, ma non è detto che io sia ancora li ad aspettare che tu lo faccia.