Eduard von Keyserling – Comportamento
È molto comodo avere un’ossessione. Non c’è più bisogno di riflettere su quel che dobbiamo fare; siamo obbligati a farlo, che lo vogliamo o no. È un po’ come un impiego statale.
È molto comodo avere un’ossessione. Non c’è più bisogno di riflettere su quel che dobbiamo fare; siamo obbligati a farlo, che lo vogliamo o no. È un po’ come un impiego statale.
Il peccato non ha sentenza se non ha occhi che lo vegliano.
È impossibile oggi valutare il comportamento prescindendo dalla chirurgia estetica. Le televisioni improntano gli stili di vita. Che corpi sono, che volti sono, quelle fisionomiche plastificate, che giorno dopo giorno si esibiscono con infiniti aggiustamenti, fino allo standard di successo? Dapprima spaventano, vere deformità, poi sorprendono, come miracoli, infine si confondo, per un’impercettibile ma implacabile somiglianza che li ricollega all’azione del bisturi.
Spesso poniamo in modo sbagliato questioni sostanzialmente giuste. Ci attiriamo così forti critiche, dissensi, rancori. Prima di parlare, è bene riflettere e soppesare le parole. Talvolta il tono, un’inflessione della voce, più delle parole stesse, possono infastidire. Saperci porre, senza offendere o ferire i nostri interlocutori, sicuramente ci eviterà risposte che non ci piacciono, reazioni che non desideriamo.
L’egoismo porta alla risoluzione di molti matrimoni regalando ai figli traumi spesso incancellabili.
Nel dare una falsa speranza c’è una attesa, cosciente, repressa e spesso tormentata.
L’istinto e l’intelligenza di una donna arrivano lì dove non arrivano le parole di un uomo!