Eduardo De Filippo – Tempi Moderni
Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.
Essere superstiziosi è da ignoranti, ma non esserlo porta male.
Ci sono cose che non sai altre che non capirai mai.
Mi dicono pignolo, come in Italia chiamano chiunque faccia il proprio dovere.
La chirurgia è un compromesso tra paziente e chirurgo, essi si dividono le responsabilità; da una parte la correttezza professionale l’esperienza la tecnica, dall’altra la perfetta aderenza alle indicazioni date dall’operatore.
Se nel nostro tempo un falegname trentenne si professasse il Messia, come d’altronde gli Avventisti del settimo Giorno auspicano, andasse in piazza, ci dicesse parole d’amore, narrasse novelle, indicasse una nuova vita di povertà volta al bene spirituale, volesse che lo seguissimo diventando pescatori di anime e in ultimo impeto di vocazione divina si facesse crocifiggere dicendo che è per la nostra salvezza… Bhè, non v’è la pallida titubanza che sarebbe considerato un emerito imbecille.
Vedo zombie aggirarsi per le vie semideserte della mia città, sguardo chino, passo rapido ma incerto, con il pollice opponibile perennemente in movimento su dispositivi elettronici. Incrociano altri zombie come loro, ma non si vedono, i loro occhi riflettono esclusivamente luce artificiale, non conoscono il cielo. Corro a comprare un’ascia, non si sa mai.
La cultura è come il seno al sole va esposta secondo certe regole.