Edvania Paes – Libri
Il bello di scrivere è che puoi sparare tutte le stupidaggini che ti saltellano per la testa. Quello che non riusciresti a dire a voce. O meno ancora guardando negli occhi.
Il bello di scrivere è che puoi sparare tutte le stupidaggini che ti saltellano per la testa. Quello che non riusciresti a dire a voce. O meno ancora guardando negli occhi.
Entrai nella libreria e aspirai quel profumo di carta e magia che inspiegabilmente a nessuno era ancora venuto in mente di imbottigliare.
Ogni incidente, ogni gioia e ogni sofferenza sono un’iniziazione, anche la lettura di un buon libro o un paesaggio stupendo.
Mi lascio sedurre frequentemente dai libri, sono loro che scelgono me, non conviene opporre resistenza.
Non è altro questo, se non il tempo automutilato delle “letture di massa” tanto frammentarie quanto decontestualizzate. E possibilmente, senza toccare un vero libro.
La società borghese, basata sullo scambio di valore, genera rapporti di produzione e circolazione che rappresentano altrettante mine per farla esplodere. Esse sono una massa di forme che si oppongono all’unità sociale, il cui carattere antagonistico non potrà mai essere eliminato attraverso una pacifica metamorfosi. D’altra parte, se noi non potessimo già scorgere nascoste in questa società – così com’è – le condizioni materiali di produzione e di relazioni fra gli uomini, corrispondenti ad una società senza classi, ogni sforzo per farla saltare sarebbe donchisciottesco.
È buffo. Basta che diciate qualcosa che nessuno capisce e fate fare agli altri tutto quello che volete.