Edvania Paes – Stati d’Animo
Devo trovare una forma di pazzia più ragionevole, questa di parlare ai fantasmi, finirà per farmi diventare matta.
Devo trovare una forma di pazzia più ragionevole, questa di parlare ai fantasmi, finirà per farmi diventare matta.
Adoro il letto. Vivendo ho imparato che è il posto più sicuro dopo il grembo materno.
Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci voglia bene. Tutti a esclusione di nessuno perché nessuno è abbastanza grande mai!
Sono il solito sbadato, mi sfugge dagli occhi e quando parte non puoi più riprenderla né coprirla con occhiali scuri, perché un’emozione, quando nasce, è sempre in ripida discesa.
Mi vesto di quelle che vengono definite stranezze. Ho le cerniere in pieno volto per aprire e chiudere sorrisi. Ho i lacci di un corsetto costrittivo sempre ben stringati sul petto per non lasciar uscire cuore a sproposito. Il mio cuore è a sproposito. È uno sproposito spropositato. Sproporzionato, sprangato e con la chiave lasciata da dentro, nella serratura, per impedire ogni tipo di incursione maldestra. Verresti mai a rubare a casa del ladro? E se il padrone di casa avesse saputo a che ora fosse arrivato il ladro, avrebbe lasciato l’uscio di casa incustodito? E non prendiamocela col ladro, ma col padrone! Ho le cerniere che vogliono essere oleate. Ho i nodi nel lacci.
Non so se sei perfetta, anzi per fortuna non lo sei. Ma so che sei come ti vorrei, so che come sono io quando sto con te è come avrei voluto sempre essere. Ho capito che tutti i giri che ho fatto avevano te come punto di arrivo. Ora che manchi, mi sento disorientato e senza il cartello che mi indichi la strada. Verrò a portarti via, al momento giusto.
La vita non passa troppo velocemente davanti a noi. Siamo noi che permettiamo alla vita di fermarsi troppo a lungo su quegli attimi di poca importanza.