Edvania Paes – Viaggi e vacanze
Ho preparato la valigia. La guardo. Lei ride. Ride di me. Lei sa che si divertirà. Per lei sarà un carnevale. Farà da maschera. Si sentirà protagonista. Nel teatro delle mie vacanze.
Ho preparato la valigia. La guardo. Lei ride. Ride di me. Lei sa che si divertirà. Per lei sarà un carnevale. Farà da maschera. Si sentirà protagonista. Nel teatro delle mie vacanze.
Il viaggio più bello e interessante è quello che fai con chi sa di cosa hai bisogno. Con se stessi.
Il viaggiatore è il pellegrino della sua anima, vi ricerca templi di ricordi.
L’unica maniera di riconoscere la verità, la tua e quella dell’interlocutore, è dialogare guardandosi negli occhi.
Abbiamo tutti lo stesso numero di secondi, distribuiti nelle 24 ore giornaliere che ci sono concesse (anche se non mi piace misurare il tempo). Il tempo è relativo, c’è chi ne ha di più e chi ne ha di meno. Tutto dipende da come uno lo usa o lo spreca.
Credere al destino è non credere a se stessi. È la scusa di chi non vuole veramente cambiare le cose.
Sarebbe davvero bello se certi “adesso” fossero infiniti.