Edvania Paes – Vita
Ho ancora qualche pezzo di vita anch’io. Un pezzo qua. L’altro la. Chissà se un giorno si rincontreranno?
Ho ancora qualche pezzo di vita anch’io. Un pezzo qua. L’altro la. Chissà se un giorno si rincontreranno?
Dietro porte cigolanti, si celano cuori sanguinanti…Lasciare socchiusa la porta del cuore, significa dare una possibilità alla propria Rinascita.
Se non vivi non hai nulla neanche le ferite.
Forse la vita alle volte ti gira in un modo che non c’è proprio più niente da dire.
Mi era stato detto di non cogliere le mele perché appartenevano non so bene a chi. Proprio per questo ne ho colta una e mi è piaciuto rubarla e l’ho addentata di nascosto e il sapore era così diverso dagli altri, così nuovo, quasi divino. E a quel punto, non so chi, mi ha detto che avrei partorito con dolore e che la mia vita non sarebbe stata facile, che avrei dovuto soffrire solo per mostrare la mia esistenza. E così è stato. Sempre in ombra, sempre comparsa, sempre figlia di un Dio minore. Strega, demonio e poi puttana: bruciata sui roghi dell’ignoranza, condannata da un credo cieco e deforme, additata da una società isolata nei sui limiti crudeli e abietti. E adesso sono qui, con la mia vita e con la mia mela in tasca che addento, ogni tanto e ogni morso è un passo avanti, ogni morso è una parte di me che esce fuori, con un sorriso. Firmato: una donna qualunque.
La mia vita, un bellissimo scenario di tante lotte; La mia anima, dimora di cicatrici; Il mio cuore, una finestra che guarda oltre ogni apparenza.
Sempre detto io che non mi devo mai aspettare niente da nessuno! Non serve a nulla, tanto ognuno fa solo ciò che gli conviene fare. Che rabbia! Non esiste più un valore sano e un concetto concreto. Non esiste più il rispetto e la sincerità supportata da un minimo di coerenza! Questo mondo sta annegando dentro l’ipocrisia e si sta lasciando comprare da quella cosa chiamata: “convenienza”!
Dietro porte cigolanti, si celano cuori sanguinanti…Lasciare socchiusa la porta del cuore, significa dare una possibilità alla propria Rinascita.
Se non vivi non hai nulla neanche le ferite.
Forse la vita alle volte ti gira in un modo che non c’è proprio più niente da dire.
Mi era stato detto di non cogliere le mele perché appartenevano non so bene a chi. Proprio per questo ne ho colta una e mi è piaciuto rubarla e l’ho addentata di nascosto e il sapore era così diverso dagli altri, così nuovo, quasi divino. E a quel punto, non so chi, mi ha detto che avrei partorito con dolore e che la mia vita non sarebbe stata facile, che avrei dovuto soffrire solo per mostrare la mia esistenza. E così è stato. Sempre in ombra, sempre comparsa, sempre figlia di un Dio minore. Strega, demonio e poi puttana: bruciata sui roghi dell’ignoranza, condannata da un credo cieco e deforme, additata da una società isolata nei sui limiti crudeli e abietti. E adesso sono qui, con la mia vita e con la mia mela in tasca che addento, ogni tanto e ogni morso è un passo avanti, ogni morso è una parte di me che esce fuori, con un sorriso. Firmato: una donna qualunque.
La mia vita, un bellissimo scenario di tante lotte; La mia anima, dimora di cicatrici; Il mio cuore, una finestra che guarda oltre ogni apparenza.
Sempre detto io che non mi devo mai aspettare niente da nessuno! Non serve a nulla, tanto ognuno fa solo ciò che gli conviene fare. Che rabbia! Non esiste più un valore sano e un concetto concreto. Non esiste più il rispetto e la sincerità supportata da un minimo di coerenza! Questo mondo sta annegando dentro l’ipocrisia e si sta lasciando comprare da quella cosa chiamata: “convenienza”!
Dietro porte cigolanti, si celano cuori sanguinanti…Lasciare socchiusa la porta del cuore, significa dare una possibilità alla propria Rinascita.
Se non vivi non hai nulla neanche le ferite.
Forse la vita alle volte ti gira in un modo che non c’è proprio più niente da dire.
Mi era stato detto di non cogliere le mele perché appartenevano non so bene a chi. Proprio per questo ne ho colta una e mi è piaciuto rubarla e l’ho addentata di nascosto e il sapore era così diverso dagli altri, così nuovo, quasi divino. E a quel punto, non so chi, mi ha detto che avrei partorito con dolore e che la mia vita non sarebbe stata facile, che avrei dovuto soffrire solo per mostrare la mia esistenza. E così è stato. Sempre in ombra, sempre comparsa, sempre figlia di un Dio minore. Strega, demonio e poi puttana: bruciata sui roghi dell’ignoranza, condannata da un credo cieco e deforme, additata da una società isolata nei sui limiti crudeli e abietti. E adesso sono qui, con la mia vita e con la mia mela in tasca che addento, ogni tanto e ogni morso è un passo avanti, ogni morso è una parte di me che esce fuori, con un sorriso. Firmato: una donna qualunque.
La mia vita, un bellissimo scenario di tante lotte; La mia anima, dimora di cicatrici; Il mio cuore, una finestra che guarda oltre ogni apparenza.
Sempre detto io che non mi devo mai aspettare niente da nessuno! Non serve a nulla, tanto ognuno fa solo ciò che gli conviene fare. Che rabbia! Non esiste più un valore sano e un concetto concreto. Non esiste più il rispetto e la sincerità supportata da un minimo di coerenza! Questo mondo sta annegando dentro l’ipocrisia e si sta lasciando comprare da quella cosa chiamata: “convenienza”!