Ti guardo e nulla vedo in teun volto come milledelle labbra come tanti né baciaiun corpo uguale a quelli che non lasciaron ricordo in me…Eppure c’era qualcosaqualcosa che mai ebbi l’onore di vedere e conoscereeppure hai quel qualcosa che ti differenzia dagli altriuna cosa, una solacosì insignificanteeppure mi fece innamorare di te.I tuoi occhi, quello sguardo…Io ti amo.
Il giorno in cui voi non brucerete più d’amore, molti altri moriranno di freddo.
Quando l’amore regala limiti ci si deve accontentare di attimi lunghi o brevi ma pur sempre attimi, come la gioia di far colazione insieme, a volte il pranzo, un dopo lavoro prima di rientrare, una bugia per declinare una serata, un weekend e forse una vacanza insieme, ritagli costruiti che oggi fanno dimenticare totalmente il quotidiano stretto, ma nel tempo fanno tornare la solita domanda, basterà non viversi? Non poter addormentarsi e svegliarsi insieme, non poter consumare tutti gli attimi respirandosi, non poter abbracciarsi e baciarsi tutte le volte che se ne ha voglia. Il meraviglioso destino di essere amanti interrotto ogni volta dal “non bastare più”.
Ama l’amore non l’indifferenza.
L’amore è una malattia della quella bisogna ammalarsi per capirla, una prigione della quale bisogna essere prigionieri per capirla veramente, la massima pena per un condannato alla quale non rinuncerebbe mai.
È difficile perdonare subito la persona che ami, perché ti aspetteresti che tutti ti facessero…
Stavo cercando la strada e ho incontrato te che eri il mio cammino.