Elbert Hubbard – Amico
Amicizia: il tacito accordo fra due nemici di voler collaborare per un bottino comune.
Amicizia: il tacito accordo fra due nemici di voler collaborare per un bottino comune.
Se qualcuno volesse farmi dire perché volevo bene a un amico, sento che potrei solo rispondere: perché era lui, perché ero io.
Quando cadi devi essere in grado di rialzarti da solo. Se c’è un amico sarà…
A te che hai tenuto la luce accesa nel momento in cui avevo più paura del buio, ricordo che nel cuore di ognuno di noi c’è posto per le persone speciali e tu lo avrai per sempre.
Dagli amici mi guardi Iddio che dal nemico mi guardo io.
L’amico è colui che ti capisce solo ascoltando la voce dei tuoi silenzi.
Che ci posso fare se amo chi resta. Se amo le persone che non dicono solo ci sono, ma al mio fianco ci restano. Che ci posso fare se non porto rancore, se alla lunga amo più il mio sorriso e il mondo colorato intorno. Che ci posso fare se da alcune persone poi mi stacco, senza dispetti o altro, perché a nascondino si giocava da bambini, adesso non più. Che ci posso fare se sono un ammasso di imperfezioni ma “tutto cuore”. Mi amo così fragile, imperfetta e strana. Vivo tutto di pancia e cuore, piango davanti ad un buon libro, un’emozione inaspettata, un film o di fronte a “buone intenzioni”. Mi chiudo se non vedo o leggo rispetto o semplicità e verità. Sono così e non cambio. Sono così e non ho intenzione di cambiare.