Elena Usai – Comportamento
Restare indifferenti è sbagliato, ma alle volte sembra essere l’unica vera chiave nell’evitare nuovamente il dolore.
Restare indifferenti è sbagliato, ma alle volte sembra essere l’unica vera chiave nell’evitare nuovamente il dolore.
Chi è incaricato di un servizio deve usare la massima cortesia.
E allora mi sono guardato negli occhi. Raramente ci si guarda, con se stessi, negli occhi, e pare che in certi casi questo valga per un esercizio estremo. Dicono che, immergendosi allo specchio nei propri occhi – con attenzione cruciale e al tempo stesso con abbandono – si arrivi a distinguere finalmente in fondo alla pupilla l’ultimo Altro, anzi l’unico e vero Sestesso, il centro di ogni esistenza e della nostra, insomma quel punto che avrebbe nome Dio. Invece, nello stagno acquoso dei miei occhi, io non ho scorto altro che la piccola ombra diluita (quasi naufraga) di quel solito niño tardivo che vegeta segregato dentro di me. Sempre il medesimo, con la sua domanda d’amore ormai scaduta e inservibile, ma ostinata fino all’indecenza.
Oggi tutto va esibito, il bicchiere di mojito in una foto, il sorriso in silverplate…
Non permettere al giudizio altrui di offuscare la tua ispirazione naturale.
Mi rendo conto che sia difficile essere diverso. Ma la verità è che loro sono invidiosi delle tue abilità con la spada e come samurai. Se ignori i loro scherni, loro ignoreranno te. Invece di farti trasportare e intrappolare dai sentimenti, lascia che svaniscano come lettere disegnate sull’acqua con un dito. Non possono ferirti, a meno che tu non lo permetta.
Santa o puttana, poco importa, la gente ti giudicherà sempre per quello che più gli fa comodo.