Elena Usai – Vita
Le persone cambiano e gli usi ed i costumi si rinnovano; ma il cuore dell’uomo resta sempre lo stesso.
Le persone cambiano e gli usi ed i costumi si rinnovano; ma il cuore dell’uomo resta sempre lo stesso.
Quello che la vita divide il cuore unisce.
Devi farla sorridere. È stanca di piangere. Guardala: ha gli occhi gonfi e il cuore pieno di lividi. Devi baciarla, devi desiderarla, devi farla tua. Ha bisogno di mani forti e di abbracci sicuri. Lei vuole e merita un uomo vero: è lì che vuole costruire la sua nuova vita.
Appartengo ad una generazione perduta, e mi ritrovo soltanto quando assisto in compagnia alla solitudine dei miei simili.
Dov’è la dignità di un pianeta la cui metà impiega del denaro per dimagrire al cospetto dell’altra, incapace a nutrirsi persino di speranze?
“Ecco le tue solite fantasie – disse Alberto – tu esageri tutto, e in questo caso hai per lo meno il torto di paragonare il suicidio di cui ora è questione, con delle grandi gesta, mentre esso non può esser considerato che come una debolezza, poiché certo è più facile morire che sopportare con fermezza una vita dolorosa”.Ero sul punto di interrompere il discorso, perché niente mi mette così fuori dei gangheri come vedere qualcuno armato di insignificanti luoghi comuni mentre io parlo con tutto il cuore. Pure mi contenni, perché molte volte ho sentito addurre quell’argomento e me ne sono indignato; risposi dunque alquanto vivamente: “Tu lo chiami una debolezza? Ti prego, non lasciarti ingannare dall’apparenza. Puoi chiamare debole un popolo che geme sotto il giogo di un tiranno se, infine, fremendo, spezza le sue catene? Un uomo che nel terrore di vedere la sua casa in preda alle fiamme sente le sue forze centuplicate, e solleva facilmente dei pesi che a mente calma potrebbe appena muovere? E uno che nel calore dell’offesa ne affronta sei, e li vince, tu lo chiami debole? E, mio caro, se lo sforzo costituisce la forza, perché lo sforzo supremo dovrebbe essere il contrario?”
Sono nato nel mio mondo e farò di tutto per morirci.