Eleonora Grassi – Frasi d’Amore
Non ho paura di quello che provo, ho solo paura di dirlo alla persona sbagliata, perché la persona sbagliata non capirebbe.
Non ho paura di quello che provo, ho solo paura di dirlo alla persona sbagliata, perché la persona sbagliata non capirebbe.
L’amore non ti tiene solo la mano, l’amore ti stringe più forte se avverte un tuo barcollare.
Mi piace da morire quando mi bacia le palpebre, quando mi tiene le mani e le nostre dita si allacciano come una cerniera. Mi sembra che se all’improvviso crollasse il mondo, sarei salva.
Nasciamo dall’amore, viviamo per amare, moriamo con il rimpianto di non averlo fatto.
Non siamo una storia, cerchiamo di essere una storia. Non siamo una volta, cerchiamo di…
Zia Giovanna fu una persona senza tante aspirazioni, la sua dedizione alla famiglia era straordinaria. Non si era mai sposata. In casa godeva di grande considerazione, correva ad aiutare fratelli e sorelle se erano in difficoltà. Dopo la morte di mio padre fummo accolte in casa dei nonni e, crebbi accanto a zia Giovanna giorno per giorno. Quando ero piccola mi teneva sulle sue ginocchia e m’insegnava a pregare, se uscivamo mi prendeva in braccio e per me non aveva fame ne freddo. Spesso andavamo a trovare i genitori di mio padre e lei era sempre con noi. Un tempo i treni erano diversi da oggi, in ogni scompartimento c’era una porta, io amavo guardare il paesaggio mentre il treno era in corsa. Avevo 4 o 5 anni, come al solito ero davanti al finestrino della porta. Zia Giovanna mi teneva stretta dalle spalle del vestito, ad un tratto mentre il treno correva, la porta si spalancò e, se quell’angelo non mi avesse tenuta sarei volata via. Ero spaventata, la zia mi tenne stretta stretta. Oggi che non c’è più non smetto di dirle grazie.
“Che cos’è l’amore?””È percepire qualcosa che sai che c’è, ma che non puoi né vedere, né toccare. Qualcosa che ti fa brillare, non bruciare. Qualcosa che rende perfetto, l’imperfetto. L’amore è siamo, prima di sei.”
L’amore non ti tiene solo la mano, l’amore ti stringe più forte se avverte un tuo barcollare.
Mi piace da morire quando mi bacia le palpebre, quando mi tiene le mani e le nostre dita si allacciano come una cerniera. Mi sembra che se all’improvviso crollasse il mondo, sarei salva.
Nasciamo dall’amore, viviamo per amare, moriamo con il rimpianto di non averlo fatto.
Non siamo una storia, cerchiamo di essere una storia. Non siamo una volta, cerchiamo di…
Zia Giovanna fu una persona senza tante aspirazioni, la sua dedizione alla famiglia era straordinaria. Non si era mai sposata. In casa godeva di grande considerazione, correva ad aiutare fratelli e sorelle se erano in difficoltà. Dopo la morte di mio padre fummo accolte in casa dei nonni e, crebbi accanto a zia Giovanna giorno per giorno. Quando ero piccola mi teneva sulle sue ginocchia e m’insegnava a pregare, se uscivamo mi prendeva in braccio e per me non aveva fame ne freddo. Spesso andavamo a trovare i genitori di mio padre e lei era sempre con noi. Un tempo i treni erano diversi da oggi, in ogni scompartimento c’era una porta, io amavo guardare il paesaggio mentre il treno era in corsa. Avevo 4 o 5 anni, come al solito ero davanti al finestrino della porta. Zia Giovanna mi teneva stretta dalle spalle del vestito, ad un tratto mentre il treno correva, la porta si spalancò e, se quell’angelo non mi avesse tenuta sarei volata via. Ero spaventata, la zia mi tenne stretta stretta. Oggi che non c’è più non smetto di dirle grazie.
“Che cos’è l’amore?””È percepire qualcosa che sai che c’è, ma che non puoi né vedere, né toccare. Qualcosa che ti fa brillare, non bruciare. Qualcosa che rende perfetto, l’imperfetto. L’amore è siamo, prima di sei.”
L’amore non ti tiene solo la mano, l’amore ti stringe più forte se avverte un tuo barcollare.
Mi piace da morire quando mi bacia le palpebre, quando mi tiene le mani e le nostre dita si allacciano come una cerniera. Mi sembra che se all’improvviso crollasse il mondo, sarei salva.
Nasciamo dall’amore, viviamo per amare, moriamo con il rimpianto di non averlo fatto.
Non siamo una storia, cerchiamo di essere una storia. Non siamo una volta, cerchiamo di…
Zia Giovanna fu una persona senza tante aspirazioni, la sua dedizione alla famiglia era straordinaria. Non si era mai sposata. In casa godeva di grande considerazione, correva ad aiutare fratelli e sorelle se erano in difficoltà. Dopo la morte di mio padre fummo accolte in casa dei nonni e, crebbi accanto a zia Giovanna giorno per giorno. Quando ero piccola mi teneva sulle sue ginocchia e m’insegnava a pregare, se uscivamo mi prendeva in braccio e per me non aveva fame ne freddo. Spesso andavamo a trovare i genitori di mio padre e lei era sempre con noi. Un tempo i treni erano diversi da oggi, in ogni scompartimento c’era una porta, io amavo guardare il paesaggio mentre il treno era in corsa. Avevo 4 o 5 anni, come al solito ero davanti al finestrino della porta. Zia Giovanna mi teneva stretta dalle spalle del vestito, ad un tratto mentre il treno correva, la porta si spalancò e, se quell’angelo non mi avesse tenuta sarei volata via. Ero spaventata, la zia mi tenne stretta stretta. Oggi che non c’è più non smetto di dirle grazie.
“Che cos’è l’amore?””È percepire qualcosa che sai che c’è, ma che non puoi né vedere, né toccare. Qualcosa che ti fa brillare, non bruciare. Qualcosa che rende perfetto, l’imperfetto. L’amore è siamo, prima di sei.”