Eleonora Montrone – Accontentarsi
In attesa del tutto mi accontento del niente.
In attesa del tutto mi accontento del niente.
Quando scrivo dei versi e come se annegassi nel lago della mie mente, e prima che riesca a risalire riprendendo fiato, un’altro me risale dall’acqua, togliendosi dal corpo nudo l’acqua e le alghe su di lui accumulate grida, e torna da dove è venuto, nel profondo abisso… Il grido viene trasformato dal lago in poesia, e io ritorno a respirare e trovo davanti a me e i versi che rispecchia il mio stato d’animo e mi sembra che nel mondo ci sono solo io e la mia penna e esperienze mai provate.
Puoi indossare i miei panni, puoi atteggiarti con i mie modi, puoi fare tutto quello che vuoi per imitarmi e forse potrai sembrare come me, ma non sarai mai me. L’essere non si può copiare.
Ci si può accontentare di tutto, ma non di una vita a metà.
Credere in me stessa a volte non è facile, quando mi capita un fatto che mi sconvolge la vita mi sento sperduta. Sicuramente è necessario guardarmi dentro e ammettere con me stessa la mia fragilità e trarne una forza a mio vantaggio cambiando la mia visione di vita e recuperare la mia autostima, non sarà difficile se so come farlo: una volta intrapresa la strada giusta, molti dei miei ragionamenti sopra elencati sorgeranno spontaneamente. E i vantaggi che ne trarrò saranno immensi! Si! Sono fragile e forte, ma pochi sanno che la mia fragilità è la mia vera forza, e quella particolare luce che si irradia dal cuore e mi rende unica.
Se mi chiedessero mille volte se lo rifarei risponderei novecentonovantanove volte sì. Alla millesima volta…
Quando un vero Amore stanco decide, alla sua parola fine, si raccolgono solo i cocci. I ricordi sono taglienti come schegge di diamante. Rivivono nel presente. Battono come un martello.