Elia Naccarato – Destino
Non aspettatevi conforto né consolazione, abbiamo le nostre emozioni, le nostre leggi e ne siamo schiavi.
Non aspettatevi conforto né consolazione, abbiamo le nostre emozioni, le nostre leggi e ne siamo schiavi.
Alla fine saranno di più e più importanti le parole che mi porterò dietro che non quelle che lascerò scritte.
Per ogni scelta c’è sempre un punto interrogativo… ma è anche vero che chi vive con la paura di scegliere muore ogni giorno.
Il passato sta alle spalle, se ti volti lo vedi, ma davanti a te c’è l’oggi e all’orizzonte il domani. Non voltarti e avanza.
Le parole che accompagnano la nostra esistenza, le stesse parole, ci regalano ogni giorno una piccola riproduzione d’eternità. Basta crederci.
Il passato è l’unica cosa morta capace di rivivere nel futuro.
In questa epoca in cui ognuno cerca eroi per riemergere da tragitti stagnanti, cercando e desiderando, si può incorrere in un errore. Le maschere che ogni giorno vengono costruite per me, sulla base di quello che non è, non mi rappresentano. Io non sono quello che cercate, non lo sono mai stata, e non posso darvi quello che sperate. Sono l’illusione di un Padre scellerato, che nello sconforto per il figlio che ha mandato, cerca di assegnare un ruolo alla persona sbagliata, dandole forse la colpa per cui il re Davide è sempre stato cantore ipocrita, maschera di rovina e tirannide, offrendo costumi e specchi assurdi, immagini a trabocchetto, codici irragionevoli, mentre la maschera, il messia, l’Altro, che il mondo ingenuamente aspetta, solo per finire nell’ombra di ali nere e ragnatele, come cibo per la razza eletta, ha preferito la strada del dominio nascosto, ingannevole, scettico riguardo al destino intravisto, e io non posso essere quello che egli ha rifiutato. Mentre so che il destino, giusto o sbagliato che sia, è la ruota che porta con sé il tempo del mondo, e di fronte ad essa si possono accumulare montagne di cadaveri, ma non si fermerà, troverà sempre un’altra via, per la direzione inevitabile. Il destino non si può imbrogliare.