Elias Canetti – Comportamento
Dovunque egli arrivi, si mette a sedere e tira fuori dalla valigia la sua superiorità.
Dovunque egli arrivi, si mette a sedere e tira fuori dalla valigia la sua superiorità.
Abbiamo tutti i nostri difetti.Sfaccettature che ci rendono unici e a volte così antipatici.Ma passato il tempo; dopo che l’ego ha finito di dettare regole, fa ridere il rendersi conto che sono solo maschere quelle che indossiamo.Spesso per piacere o per fare “bella figura”.Basta ricordare che abbiamo tutti un volto sotto l’apparenza e il dispiacere, l’invidia, perfino l’odio, si possono tramutare in un bene fraterno.
Ogni cammino è cosparso di spine e di rose. L’importante è camminare.
Lo so che non sono perfetto…Lo so che non sono perfetto, né lo sarò mai! Anzi, sono solo e unicamente uno di quelli che amano dormire ma si svegliano sempre di buon umore; che salutano ancora con un bacio; che lavorano molto e si divertano di più; che vanno in fretta in auto ma non suonano ai semafori, che arrivano in ritardo ma non cercano scuse; che spegnano la televisione per fare due chiacchiere; che si alzano presto per aiutare un amico; che hanno l’entusiasmo di un bambino e pensieri da uomo; che vedano nero solo quando è buio; che sono felici il doppio quando sono riusciti a fare almeno la metà di quello che dovevano fare e di quello che era giusto facessero; che, oltre a rispettare gli altri, rispettano anche la natura e gli animali; che, oltre ad autoaccettarsi, accettano gli altri per come sono; che non aspettano Natale per essere un po’ migliori, e per sorridere e sognare ad occhi aperti, come i bambini che aspettano Babbo Natale, o la Befana che gli porta i doni nella notte dell’Epifania. Ed infine questo sono io, senza maschera né ipocrisia e soprattutto senza tabù, quindi libero nelle esperienze della vita quotidiana.
Non ho educazioni, ho solo ispirazioni. Se fossi stato educato sarei uno schiavo anch’io.
Quanti “perché” mi tormenteranno, mi rincorreranno, mi verranno urlati contro… Mentre altri “perché” faranno il loro giusto percorso: staranno lì, fermi, immobili, ad aspettare il loro tempo per compiere ancora una volta il loro dovere.
Cerchiamo di essere meno stizzosi e meno draconiani verso le scelte religiose o di vita degli altri. Ogni testa ha un cervello diverso all’interno, il cui modo di ragionare può non avere nullissima a che vedere con il nostro.