Elisa Cassinelli – Tristezza
Non riesco più a sognare con gli occhi di una ragazza spensierata. Non riesco più a sorridere a un bel gesto. Non riesco più a ridere senza poi piangere da sola nella mia stanza. Non riesco più ad essere quella di prima.
Non riesco più a sognare con gli occhi di una ragazza spensierata. Non riesco più a sorridere a un bel gesto. Non riesco più a ridere senza poi piangere da sola nella mia stanza. Non riesco più ad essere quella di prima.
De-pensarsi… finché non vi sia più nulla di sé e tutto si perda nel vento e nel sole, nulla, tranne un piccolo punto di dolore.
Quando le cose cambiano, quando le persone cambiano nei tuoi confronti ti senti piccola piccola. Ti rendi conto che il tempo passa e a volte porta con se le cose migliori. E tu vorresti tanto poter parlare con il “signor tempo” e chiedergli il perché. Ma sai già che indietro non potrai tornare.
Potremmo avere tutto il mondo intorno a noi, ma se il mondo che abbiamo dentro è confuso allora nulla potrà farci apprezzare ciò che ci circonda.
Rifugiarsi in un desiderato sogno di leggiadra serenità, per scappare da questo incubo fatto di realtà! Non con la vita amici, ma con la speranza e la fede, con la consapevolezza che nessuno è nato necessariamente per essere immune da sofferenze, accettiamo questa vita come un breve passaggio un ponte seppur minato per raggiungere una vita migliore. Avendo di che nutrirci e di coprirci di questo ci accontenteremo. In quanto a coloro che sguazzano nella ricchezza, la loro vita sarà circoscritta solo sul ponte minato!
L’ilarità non può avere eccesso, ma è sempre buona, e al contrario la malinconia è sempre cattiva.
Soffrendo si ritorna bambini.