Elisa Cassinelli – Vita
Delle volte abbiamo bisogno di aggrapparci alla vita perché ce la sentiamo scivolare via dalle mani.
Delle volte abbiamo bisogno di aggrapparci alla vita perché ce la sentiamo scivolare via dalle mani.
Se tutti i perché avessero una risposta sarebbe banale vivere.
Finché non farò qualcosa che mi riabiliti ai miei occhi, mi porterò addosso per giorni questi umori acidi, questi sarcasmi automatici, questa desolazione in cui campeggia la mia ispirazione vacante, e la perdita del mio orgoglio. C’è in me qualcuno che mi ha abbandonato.
Vivi per un momento e quel momento fallisci.
Il Giorno in cui ti accorgi di aver vissuto, dovrai ricominciare… perché prima non ti eri accorto che stavi vivendo!
La strada è stata la migliore delle insegnanti. Dopo la “scuola” cominciava quella vera, ed eravamo lì a imparare dai più grandi come “arrangiarsi” per tirar su due soldi, oppure a prendere le prime cotte nella triste luce del tramonto spenta tra i palazzi. E ancora a passare la notte a fare ragazzate della peggior specie, per poi correre come dei matti a nascondersi quando l’avevamo fatta grossa. Ognuno di noi è uno stadio dove si gioca la più importante delle partite, quella della vita. E non ci sono bei campi verdi ed illuminati, tifoserie, trofei, televisioni, contratti, modelle e valigette piene di soldi. Non ha importanza quanta gente ci sia o meno sugli spalti a gridare il tuo nome. In palio c’è il rispetto e la dignità, e la vita non aspetta queste boiate.
Ci sono molte persone che vivono la vita con la paura di correre rischi. Non correndo rischi ahimè si sbaglia, perché chi non rischia non vive.