Elisabeth Kubler Ross – Uomini & Donne
Le persone sono come le vetrate colorate: brillano e scintillano quando fuori c’è il sole, ma al calar delle tenebre viene rivelata la loro vera bellezza solo se è accesa una luce dall’interno.
Le persone sono come le vetrate colorate: brillano e scintillano quando fuori c’è il sole, ma al calar delle tenebre viene rivelata la loro vera bellezza solo se è accesa una luce dall’interno.
Le donne: mi piacevano i colori dei loro vestiti; il loro modo di camminare; l’espressione crudele di certe facce; qualche volta la bellezza quasi pura di altre, completamente e deliziosamente femminili. Ci fregavano sempre, le donne, pensavano a noi, si concentravano, studiavano, decidevano se prenderci, scartarci, cambiarci, ucciderci o semplicemente lasciarci. Alla fine non aveva molta importanza; qualunque cosa facessero, finivamo soli e picchiati nel cervello.
Non importa quanti anni abbia una madre, lei guarda ai suoi figli adulti come se il suo compito dovesse sempre migliorare.
L’esistenza di una donna molto carina somiglia a quella d’una lepre il giorno dell’apertura della caccia.
Una volta eravamo noi a credere nelle scarpette, nei principi azzurri che corrono a salvarti e nei visserofeliciecontenti. Chi glielo spiega ora ai maschietti che non è il caso di restare fermi ad aspettare la principessa rossa che è tutto il giorno sorridente e truccata in tacchi e guepière, che spolvera e lava il pavimento immaginando di ballare una lap dance e che li accoglie sempre vogliosa quando tornano dal lavoro? Basta scrivere favole Lui e Lei come le uova di Pasqua, rosa e celeste. Facciamo che noi ci ricordiamo di essere donne se voi smettete di dimenticarvi di essere uomini?
Alcune donne dovrebbero capire che le gambe sono state donate per camminare e non per tenerle aperte ogni volta che ne hanno occasione.
La faceva esplodere. Lui la faceva esplodere. Era capace di innescarle un meccanismo all’interno capace di farla sciogliere come un cremino al sole. E lei si scioglieva, e lui non ne sprecava nemmeno una goccia. S’assaggiavano e si saziavano entrambi a vicenda, lei con le labbra di lui, lui sulle labbra di lei.