Elisabetta Barbara De Sanctis – Desiderio
Non capiva come fosse possibile, ma quel pensiero sapeva aprirle le cosce, bagnarla, senza ritegno beandosi avido di quel piacere che fluiva a lambirle le caviglie.
Non capiva come fosse possibile, ma quel pensiero sapeva aprirle le cosce, bagnarla, senza ritegno beandosi avido di quel piacere che fluiva a lambirle le caviglie.
Spesso si desidera fortemente ciò che ci distrugge.
Vorrei tornare bambino per non abbandonare il magico mondo dei sogni.
Tendo l’orecchio e sento il passo dei ricordi della perduta casa, solo una pietra cerco.
Un giorno, quando guardando intorno a me non vedrò più odio, rancore, invidie, malvagità, uccisioni, guerre, prenderò il mio albero, lo vestirò di stelle e quel giorno sarà Natale.
La mancanza d desideri è il segno della fine della gioventù e il primo, lontanissimo avvertimento della vera fine della vita.
Ho fantasie così stravaganti che vorrei emigrassero dall’immaginario per trovare asilo nel mio quotidiano.