Elisabetta Barbara De Sanctis – Stati d’Animo
Mancanza. Una malattia che solo le tue labbra posson guarire.
Mancanza. Una malattia che solo le tue labbra posson guarire.
Io sono come le falene. Autodistruttiva. Stupida. Le falene sanno benissimo che la luce a cui si avvicinano le brucerà. Ma la luce è così bella, calda, invitante. Una maledetta, la luce. Una sciocca, la falena. Ingenua, forse. Crede che la luce che ha bruciato i suoi simili sarà più clemente con lei. Ma perché dovrebbe? È sempre la stessa luce. La ucciderà, senza neanche farlo apposta. E forse accadrà tutto così in fretta che la falena non si renderà nemmeno conto di stare morendo. Morirà e basta, in un attimo. Avendo vissuto nell’illusione di quella luce, fino alla fine.
Non parlarmi se quello che vuoi dirmi non è piu bello del silenzio.
La meraviglia è saper guardare con occhi stupiti il miracolo che si compie ogni giorno, di cui pochi se ne accorgono.
A volte ho come la sensazione di vivere la mia vita su un treno. Rimango un attimo a guardare fuori dal finestrino. E nel momento in cui penso che il mio treno sta per partire. Mi rendo conto che il mio è rimasto sempre li fermo e invece il resto del mondo continua a muoversi. Spero tanto arrivi presto il mio turno.
Nella notte un battito, il tuo, rimbomba incessante nel mio essere. Due tempi. Due parole:…
Ma Tu credi davvero che quella panchina sia vuota? Ti sbagli, li ho lasciato il mio cuore. Quella panchina non sarà mai vuota. Mai più.