Elisabetta Mancini – Sogno
I sogni sono paragonabili alla morte, non hanno classi sociali, sono accessibili a tutti.
I sogni sono paragonabili alla morte, non hanno classi sociali, sono accessibili a tutti.
I sogni nel cassetto servono solo a togliere spazio alle mie mutandine.
I veri sogni affrontano le distanze si incontrano sulla linea dei confini. Salutano l’alba per quietarsi e riposare e da uragano un soffio poi tornare.
Il sogno è una realtà virtuale vissuta ad occhi chiusi.
Sogna in silenzio, ma vivi ad alta voce.
I sogni sono l’unica speranza che mi posso permettere di avere. Perché i sogni non sono sogni, ma la certezza che tornerà a darmi ragione.
Dove sei, sogno, che questa notte hai rapito i miei sensi?