Elisabetta Mancini – Sogno
I sogni sono paragonabili alla morte, non hanno classi sociali, sono accessibili a tutti.
I sogni sono paragonabili alla morte, non hanno classi sociali, sono accessibili a tutti.
Se non guardi il cielo, non vedi né stelle, né luna e i sogni restano al buio.
Io sogno e so sognare, ma la differenza è che non condivido i miei sogni; li custodisco segretamente. Il condividere è un livello altro, secondo me si condivide la realtà, non il sogno, il sogno è del sonno, è un fatto privato!
I sogni a volte fanno giri immensi, poi all’improvviso diventano gioia, sorrisi, felicità. Basta crederci intensamente.
Lo sò non si potrebbe, desiderare… di ricevere in dono l’amore di qualcuno.
Vedo te incollata nel mio cuore,ti vedo mentre ostenti il mio amore.
Sogno un pianeta in cui l’educazione sia un virus a trasmissione aerobica, che possa infettare gli individui con un saluto, un sorriso, un grazie.