Emanuele De Dominicis – Acqua
Che cos’è l’acqua se non una riflessione al senso di incompletezza in una società di tempo incompiuto e di valore illogico!?
Che cos’è l’acqua se non una riflessione al senso di incompletezza in una società di tempo incompiuto e di valore illogico!?
Scorre leggera come il vento, si percepisce appena ma è tanto preziosa.
In fondo nuotare è come volare. Non si tocca a terra, ma non si sta…
La magia del mare: come se l’infinito si interrompesse ai tuoi piedi.
Tu che mi sentivi. Tu che mi hai sentito. Perché non canti più per me. Siamo così distanti. Eppure il mio grido ti arrivava. Lo sentivo dentro di te. Ora è un eco che si disperde nello spazio tempo. E io danzo e canto ancora per te. Vorrei che mi toccassi ed esplodessi nella mia scatola di cartone. Anche le stelle ci provano. Tentano in ogni momento. Poi muoiono. Ma non smettono. Non desiderano altro. Puoi biasimarle. Ti scaldano e ti illuminano, ti illuminano e ti scaldano. E tu le ami. La sete ti sfinisce. Perché non ti disseti. Una brocca d’acqua nell’oceano. Ti acceca come un faro nel nero buio. Cammini sulle orme della gente che fu. Il sole non le tocca. E sono gelide e buie come una caverna di ghiaccio. È una lingua dura e secca. Ma sente ancora il sapore dell’acqua.
Più ci saranno gocce d’acqua pulita, più il mondo risplenderà di bellezza.
Sprecate pure le parole e le occasioni, ma non l’acqua.