Emanuele Panza – Vita
Dopo ogni porta se ne apre un’altra…
Dopo ogni porta se ne apre un’altra…
Sono una persona che muore e rinasce spesso, di quelle persone alle quali si fa fatica ad abituarsi.
Credi di aver innalzato muri imbattibili, di essere in grado di restare sopra ad ogni cosa, di essere il più forte e che niente e nessuno potrà più farti sentire che stai sbagliando. Niente e nessuno potrà più farti sentire che sei uno stronzo. Credi di aver pianto tutte le lacrime, ma scopri di averne ancora, proprio mentre le avevi finite. E scendono anche ad un’anima prosciugata, anche con il cuore sterile. Scopri che esiste ancora chi ti può far sentire uno stronzo. Chi ti può fare ancora del male. Che puoi farti ancora del male. Che tutto l’odio che hai dentro non è altro che amore. Amore per la vita, amore per te stesso. Credi che farti odiare renda tutto più facile. Credi di essere immune al dolore, ma senti tutto il male colpirti da dentro. Credi di aver vinto ma hai perso.
Anche se al momento la vita sembra dura, in salita è faticosa, passerà, passerà, non scoraggiarti, passerà e ritroverai il tuo sorriso, la tua dolcezza, e la tua forza e lei, la vita, ti darà ciò che in quei momenti nessuno ha saputo vedere e starti vicino come meritavi. Passerà, abbi solo pazienza, sii ottimista, determinato, e ricorda sempre “che dietro le nuvole c’è sempre il sole!”
La mia anima si apre e si rispecchia solo con chi la sa ascoltare.
Ci imponiamo di non aspettarci niente, ma nel cuore in realtà la speranza non si spegne mai.
La noia, in questo tempo di crisi, è l’unica cosa che ci possiamo permettere. E non mi riferisco solo alla crisi economica e politica. C’è soprattutto crisi di valori. Di valori veri. Quelli che all’epoca dei nostri nonni erano considerati sacri, intoccabili: la famiglia, l’amore, il rispetto, il coraggio delle proprie idee, l’amicizia e l’onore. Tutta roba che si è persa per strada, in questa società consumistica improntata all’usa e getta, dove l’apparenza conta di più di una testa pensante ed essere raccomandati è la regola, invece che l’eccezione. Oggi come oggi bruciamo tutto, dalle tappe ai rapporti. Tutto è dovuto e se non ci è dovuto lo si compra, soldi permettendo. Non c’è da stupirsi poi se il tutto e subito, se la precarietà sentimentale e di ideali sono riconducibili alla noia. La noia è ciò che ci meritiamo. Ed almeno un lato positivo ce l’ha: è ancora gratis. La depressione invece si paga ed è un “bene di lusso” che possono permettersi solo gli annoiati ricchi. Perciò, se non siete almeno benestanti, fate attenzione a non “ammalarvi”