Emanuele Parlati – Accontentarsi
Se mi chiedessero mille volte se lo rifarei risponderei novecentonovantanove volte sì. Alla millesima volta esiterei un istante è direi di nuovo sì.
Se mi chiedessero mille volte se lo rifarei risponderei novecentonovantanove volte sì. Alla millesima volta esiterei un istante è direi di nuovo sì.
Al raggiungimento di un desiderio perseguito ogni lamentela è importuna.
Anche la cosa più piccola o banale…qualsiasi essa sia…non significa: doversi accontentare,se ricevuta da chi la dona con il cuore…resta sempre la più preziosa…
Spesso ci complichiamo l’esistenza nel cercare di ottenere a tutti i costi qualcosa. Ma dovremmo…
Lo sò, fare il cetriolo non è il massimo… ma a volte è meglio che fare l’ortolano!
La vita e un pendolo che oscilla tra dolori e gioie e non ci sono ne vincitori e ne vinti. Non ci sono ne inseguitori ne inseguiti. Questo ci insegna il Tantra e lo troviamo solo dentro il nostro essere interiore e nella sacralità del nostro corpo e molto spesso non sappiamo neppure riconoscerlo. Guariremo solo quando noi ci crederemo davvero e saremmo persone nuove se ci convinceremo di riuscirci ed io c’è la farò e… vincerò. Ora la mia anima è felice, vibrante e radiante d’Amore, tutto ciò che conquisterò a me stessa diventerà ciò che sono, e lì vivrò nel’Amore assoluto dove amore sofferenza e gioia diventeranno un unico corpo di luce. Solo luce e luce per sempre, ora lo so che la vita non smetterà mai di illuminarmi.
“Accontentati” ma perché devo farlo? Se decido di accontentarmi sminuisco la mia persona, vuol dire che valgo poco, quindi merito il niente… io non lo voglio il niente, io voglio il “tutto” o perlomeno quello che merito, quello che desidero, quello per cui lotto tutti i santi giorni, sono nata senza chiederlo, posso almeno vivere come voglio? Io non ci trovo nulla di sbagliato a non accontentarsi, viviamo in un epoca dove le principesse sposano gli operai e baciano i rospi, dove i cani si innamorano dei gatti e i topi col gatto ci vanno a nozze, e dovrei accontentarmi io? Non se ne parla!