Emanuele Ricci – Vita
I potenti faranno sempre la guerra ai poveri, e mai una guerra alla povertà.
I potenti faranno sempre la guerra ai poveri, e mai una guerra alla povertà.
Siamo talmente presi dal programmare il futuro, che non siamo in grado di vivere il presente.
Le delusioni, le cicatrici, mi hanno resa più forte agli occhi di chi non sa leggere oltre lo sguardo.
In ogni specie sono i solitari a tentare esperienze nuove. Sono una quota sperimentale che va alla deriva, Dietro di loro la traccia aperta si richiude.
Cercare il senso della vita è darle un senso.
Io amo tutti coloro che cadono come gocce grevi dalla nube oscura che sta sopra gli uomini; essi annunziano che viene la folgore e periscono come annunziatori. Ecco io sono una goccia greve della nube ed un annunziatore della folgore. Ma questa folgore si chiama superuomo!
È inutile affannarsi nel cercare di andare oltre materialmente, la vita dei più semplici è tale perché quella fase è stata già vissuta; ora è il momento di apprezzare l’essenza dei sentimenti, passare attraverso il bene e la disponibilità verso gli altri per arrivare a conoscere l’Amore, quello vero, quello eterno, quello che ci porterà passo passo, gradino dopo gradino a contemplare il fine ultimo della nostra ascesa; questi corpi sono solo presi in prestito, per dare la possibilità alla nostra anima di evolversi, attraverso esperienze terrene non sempre piacevoli ma necessarie a raggiungere la consapevolezza del nostro essere parte di un tutt’uno, per gioire delle gioie degli altri e rendere meno pesanti le loro angosce offrendoci come sostegno.”L’Amore che è dentro di noi deve essere per tutti e non un esclusiva”.