Émile Michel Cioran – Sorriso
Ancora poche generazioni e il riso, riservato agli iniziati, sarà impraticabile quanto l’estasi.
Ancora poche generazioni e il riso, riservato agli iniziati, sarà impraticabile quanto l’estasi.
Aspettare. La metro, una telefonata, le vacanze, una risposta. L’attesa ha i suoi colori, l’azzurro sereno di qualche giorno di libertà dopo tanto faticare, il rosso acceso di un bacio, il grigio di quell’uomo che si fa tanto aspettare, il giallo allegro di una serata insieme, il nero di un no dopo aver tanto sperato che fosse un sì. A pensarci bene tutte le attese della nostra vita sono come un arcobaleno, se provi a salirci e fai lo scivolo ti accorgerai che non c’è molta differenza tra aspettare un sole o un temporale, nel mezzo ci sono sempre e solo sette colori. Poi c’è un altro colore: quello del tuo sorriso, e non deve aspettare che abbia smesso di piovere per uscire allo scoperto. Sorridi.
Tendo sempre a sorridere, a dare un po’ di allegria a chi piange, tendo sempre ad essere ottimista per altri, lasciando trasparire un po’ di luce, seppur io resto ferma in silenzio in compagnia dell mio amico buio!
Per nascondere il tuo peggiore dolore, indossa la maschera del tuo migliore sorriso.
Per poter continuare a sorridere, dobbiamo per forza voltare pagina, abbandonare quello che è stato, quello che ci ha fatto soffrire. Dobbiamo scrivere la nostra nuova vita, su di un foglio bianco. E anche se i cambiamenti ci affliggono ci impauriscono, ci spaventano e forse ci buttano giu, dobbiamo lasciare una parte di noi indietro, dove l’inchiostro è ormai sbiadito, per poterne scrivere una nuova realtà con altre diciture e paragrafi, che racconta di noi stessi, dei nostri valori, delle nostre forze e speranza.
Gli occhi sorridenti della donna, sono come la cometa di Halley: lasciano una lunga scia luminosa.
Le tue stellari parole ed il tuo lunare sorriso nascono dal tuo cuore universale, un tempo offuscato da nuvole salate come il mare.