Émile Michel Cioran – Stati d’Animo
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
Il male, al contrario del bene, ha il duplice privilegio di essere affascinante e contagioso.
La solitudine è necessaria quanto la felicità. La prima è un intimo dialogo con il proprio io; la seconda non è altro che una riflessione della prima: Io scelgo, nella mia solitudine, di essere felice a modo mio.
Ci sono dei momenti in cui la mia mente si perde in infiniti spazi, ed è come se fossi spettatore di qualcosa che non mi appartiene, trascendo tutto, niente di ciò che è visibile ha più senso… vedo il mio corpo che si muove ed il mondo attorno a me, ma non riesco a coglierne l essenza; è come se io fossi in penombra e da lì vedessi tutto il resto avvolto di luce, e sento dentro me una smisurata sete di quella luce… una smisurata voglia di sapere… capire… chi sono io?
Aveva negli occhi la nostalgia e quella maledetta voglia di sentire ancora il suo odore. Aveva gli occhi pieni d’amore e di lui.
In passato ho affrontato tante difficoltà, ho avuto delusioni e dispiaceri, ho pianto e sofferto, ma ho imparato che bisogna reagire e continuare a camminare, che la vita va avanti e che può riservare anche bellissime sorprese, che non fa proprio schifo come sembra e che non bisogna mai perdere la speranza.
Un vaso di Pandora non può restare sigillato per troppo tempo, senza che ciò che risiede nel suo interno non tenti di scoperchiarlo.
Spesso sono proprio le persone che hanno tutto ad essere meno felici e contente. Mentre quelle che hanno poche cose sanno apprezzare il vero valore delle piccole ricchezze e riuscire ad essere sereni e sorridenti. Hanno spesso più forza e più coraggio. Riconoscono il valore dal superfluo. Il vero dal falso. E sanno distinguere spesso le belle persone regalando rapporti veri e mai di convenienza.
La solitudine è necessaria quanto la felicità. La prima è un intimo dialogo con il proprio io; la seconda non è altro che una riflessione della prima: Io scelgo, nella mia solitudine, di essere felice a modo mio.
Ci sono dei momenti in cui la mia mente si perde in infiniti spazi, ed è come se fossi spettatore di qualcosa che non mi appartiene, trascendo tutto, niente di ciò che è visibile ha più senso… vedo il mio corpo che si muove ed il mondo attorno a me, ma non riesco a coglierne l essenza; è come se io fossi in penombra e da lì vedessi tutto il resto avvolto di luce, e sento dentro me una smisurata sete di quella luce… una smisurata voglia di sapere… capire… chi sono io?
Aveva negli occhi la nostalgia e quella maledetta voglia di sentire ancora il suo odore. Aveva gli occhi pieni d’amore e di lui.
In passato ho affrontato tante difficoltà, ho avuto delusioni e dispiaceri, ho pianto e sofferto, ma ho imparato che bisogna reagire e continuare a camminare, che la vita va avanti e che può riservare anche bellissime sorprese, che non fa proprio schifo come sembra e che non bisogna mai perdere la speranza.
Un vaso di Pandora non può restare sigillato per troppo tempo, senza che ciò che risiede nel suo interno non tenti di scoperchiarlo.
Spesso sono proprio le persone che hanno tutto ad essere meno felici e contente. Mentre quelle che hanno poche cose sanno apprezzare il vero valore delle piccole ricchezze e riuscire ad essere sereni e sorridenti. Hanno spesso più forza e più coraggio. Riconoscono il valore dal superfluo. Il vero dal falso. E sanno distinguere spesso le belle persone regalando rapporti veri e mai di convenienza.
La solitudine è necessaria quanto la felicità. La prima è un intimo dialogo con il proprio io; la seconda non è altro che una riflessione della prima: Io scelgo, nella mia solitudine, di essere felice a modo mio.
Ci sono dei momenti in cui la mia mente si perde in infiniti spazi, ed è come se fossi spettatore di qualcosa che non mi appartiene, trascendo tutto, niente di ciò che è visibile ha più senso… vedo il mio corpo che si muove ed il mondo attorno a me, ma non riesco a coglierne l essenza; è come se io fossi in penombra e da lì vedessi tutto il resto avvolto di luce, e sento dentro me una smisurata sete di quella luce… una smisurata voglia di sapere… capire… chi sono io?
Aveva negli occhi la nostalgia e quella maledetta voglia di sentire ancora il suo odore. Aveva gli occhi pieni d’amore e di lui.
In passato ho affrontato tante difficoltà, ho avuto delusioni e dispiaceri, ho pianto e sofferto, ma ho imparato che bisogna reagire e continuare a camminare, che la vita va avanti e che può riservare anche bellissime sorprese, che non fa proprio schifo come sembra e che non bisogna mai perdere la speranza.
Un vaso di Pandora non può restare sigillato per troppo tempo, senza che ciò che risiede nel suo interno non tenti di scoperchiarlo.
Spesso sono proprio le persone che hanno tutto ad essere meno felici e contente. Mentre quelle che hanno poche cose sanno apprezzare il vero valore delle piccole ricchezze e riuscire ad essere sereni e sorridenti. Hanno spesso più forza e più coraggio. Riconoscono il valore dal superfluo. Il vero dal falso. E sanno distinguere spesso le belle persone regalando rapporti veri e mai di convenienza.