Émile Michel Cioran – Tristezza
Che cos’è il dolore? Una sensazione che non vuol cancellarsi, una sensazione ambiziosa.
Che cos’è il dolore? Una sensazione che non vuol cancellarsi, una sensazione ambiziosa.
E poi ti svegli, ti svegli e le lacrime ti danno il buongiorno, ed è brutto svegliarsi e trovarsi in compagnia di una indescrivibile tristezza nell’anima.
Sono chiusa in camera e mi strazio il cuore a pensare cosa stai facendo, se stai a casa sulla poltrona a guardare la tv o al pc a conoscere qualcuna come hai fatto con me, se sei uscito con gli amici, o presunti tali, o se vai girando da solo in macchina in cerca di una meta, se hai una mia foto tra le mani e mentre mi pensi versi qualche lacrima o se le stai stracciando proprio adesso una per una, non so se stai parlando di me o della prima bionda che ti sta passando avanti, non so se quando vedi una scena d’amore ti trema il cuore o se le odi a causa mia… Io cosa faccio? Ti penso sempre… la mattina quando mi sto per svegliare ma ho ancora gli occhi chiusi, mentre mi vesto per andare a scuola, quando arrivo in classe e non c’è ancora nessuno, durante le lezioni, mentre torno a casa e trovo delle frasi scritte sui muri, frasi che ci scrivevamo anche noi, a pranzo, quando sono costretta ad allontanarmi dalla tavola perché ho i nodi alla gola e mi viene da piangere, nel pomeriggio quando ho tanta voglia di chiamarti, la sera quando scende il buio, lo stesso buio che ci ha fatto incontrare la prima sera e la notte, perché navighi nei miei sogni. Ti prego torna, sto male senza te.
Con una lacrima a volte gioisci, con una lacrima pure irata inveisci, con una lacrima sei madre, con una lacrima forse ti ribelli e con tante lacrime debole spesso perisci. Tu, femminea d’emozioni, corrente di passioni, estrosa e malinconica, ami, ami, ami! E il tuo essere così ti pone fragile all’arbitrio delle follie, e il tuo essere così ti ricama la violenza sulla pelle della tua identità. E con una lacrima e un sorriso però resti unicamente quel che sei… donna, donna da amare sempre. E mai da cancellare abbattendo la tua volontà. È pregiata questa tua vita, per far esistere e crescere nel mondo l’amore.
Se ti senti solo, rivolgi nella notte il tuo sguardo al cielo con la Luna, sarà meno doloroso condividere la propria solitudine.
Avevo un carattere che non ho capitocompravo cose che non mi sono serviteavevo un uomo che non mi ha voluto.In fin dei conti vivevo una vita che non ho vissuto.
La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci.