Emilio Fornasa – Verità e Menzogna
Fingere ciò che non si è significa vergognarsi di se stessi.
Fingere ciò che non si è significa vergognarsi di se stessi.
Se facciamo di una sola verità la legge della nostra vita questa cesserà di essere tale, rendendoci degli stolti. Quando raggiungiamo una verità dobbiamo subito distruggerla per renderla eterna.Se quella verità è autentica la ritroveremo sempre, tra le tante realtà, in ciascuno dei mille cammini differenti che intraprenderemo nella nostra vita e, solo così, potrà guidarci saggiamente fino alla fine.
Potevamo raccontarci eterne bugie, ma erano i nostri occhi a smentirle.
Il vero bene, la vera amicizia e i veri sentimenti trionferanno sempre! Può passare tempo, acqua, cicloni e tempeste tra loro, ma se sono veri si ritroveranno sempre. La cattiveria può allontanare momentaneamente qualcuno che si vuole bene, ma il tempo li farà ritrovare più forti e più uniti di prima. Il cattivo non vince mai contro la “verità” ne contro ciò che è “vero”!
Levin vedeva che non avrebbe trovato in alcun modo il legame della vita di quell’uomo con i suoi pensieri. Evidentemente gli era del tutto indifferente la conclusione cui lo portava il suo ragionamento; aveva bisogno soltanto del processo del ragionamento. E gli risultava assai sgradevole che a volte il processo del ragionamento lo costringesse in un vicolo cieco. Questo soltanto non gli piaceva e lo evitava, spostando il discorso su un qualcosa di allegro e di piacevole. Quel caro Svijazskij, che si teneva le idee esclusivamente per uso pubblico e che con tutta evidenza aveva altri fondamenti di vita, segreti agli occhi di Levin, mentre con una folla, il cui nome era legione, guidava l’opinione pubblica attenendosi a idee a lui estranee.
Quando pensi che a nessuno importa se sei vivo, prova a non pagare per due mesi la rata della macchina.
La verità offende, ma non quanto la menzogna.