Emilio Rega – Progresso
Col moralismo non si progredisce.
Col moralismo non si progredisce.
Patetica eppure grandiosa è la capacità dell’essere umano di credere nel futuro nonostante l’amarezza e la piccolezza del suo destino.
Materialmente ricolmi, mentalmente svuotati.
Un giorno, non lontano, per mezzo delle sempre più raffinate diavolerie elettroniche, si potrà interloquire con partner di tutto il mondo. Spazio, tempo, difficoltà linguistiche o altro non saranno più di impedimento; potrà sembrare strano, ma tutto ciò invece di aggregare allontanerà sempre più.
Il pensiero dell’uomo contemporaneo sarà la pagina su cui scriveranno le future generazioni.
Ci lamentiamo negli anni delle mutevoli stagioni, e assecondiamo l’irragionevole metamorfosi dell’umanità dirottata su pericolosi sentieri.
Solitudine: punto di partenza o di arrivo?