Emily Dickinson – Stati d’Animo
Il soffrire è umano non è elegante.
Il soffrire è umano non è elegante.
Mi sono stufata di sentirmi dire: tranquilla si chiude una porta si apre un portone! A me pare che si chiude una porta e si apre una finestrella! Mi dite come si fa a passare da un portone ad una finestrella!?
A volte penso a cosa potrei fare, ma il lungo pensare a volte allunga troppi i tempi.
È difficile starsene da soli, quando mente e cuore non vanno d’accordo.
La distanza uccide i sentimenti e i sogni a cui teniamo di più!
Lancio un pensiero dentro un lago che mi restituisce indietro le increspature di un piacevole ricordo. E prende forma su quella superficie acquosa il riflesso di una nuova dimensione dove galleggiano tutte le emozioni del mondo. Guardo l’orologio senza lancette che penzola dal mio polso, lo lascio cadere e mi tuffo per ritrovare il tempo perduto.
Ho bisogno di occhi che s’incrociano e toccano, di mani che sfiorano, scrutano e pretendono, ho bisogno di carezze e schiaffi che graffino l’anima, ho bisogno di pelle e amore che mi fotta il cuore. Sono una donna, le parole non mi bastano più!