Enrico Brizzi – Libri
Nella sua testa ora c’erano solo la rabbia e questo sciocco vuoto da dove premeva il dolore.
Nella sua testa ora c’erano solo la rabbia e questo sciocco vuoto da dove premeva il dolore.
E non capisco che senso ha amare, concentrarsi su una persona e basta. Preferisco passare la notte con uomini di cui non m’importa, non avere le loro foto, dimenticarne all’alba nomi e facce. Mi basta solo una parte di loro, la più sporgente, l’unica che non ho. Per il resto un uomo è da buttare.
Forse provava la stessa ansia, lo stesso desiderio, la stessa inquietudine che provavano il mio spirito?
Scrivo per non morire, scrivo per non smettere di respirare, scrivo per credere che ancora esiste quel che in realtà non esiste!
Come diceva Rimbaud le storie iniziano in mille modi diversi, belli, originali anche, ma finiscono tutte, sempre, allo stesso modo: per una squallida, onesta, per niente originale mancanza d’amore.
L’unico e vero maestro di vita è la vita stessa.
“Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?”. “Non sei tu, mia regina”, lo specchio rispose.